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Body positive = far passare le obese come stupende.
Le magre si possono insultare.
La fiera dell'ipocrisia. -
.CITAZIONEIn pratica: possono anche eliminare dalla faccia della terra pubblicità riconducibili a certi tratti estetici (per esempio il fisico scolpito dell' uomo o le tette grandi nelle donne), ma questo non cambia di una virgola le cose, anzi, contribuisce solo a mettere le persone in conflitto tra loro nel tentativo di stabilire chi ha ragione.
Penso che i canoni estetici non derivino dalle pubblicità ma siano profondamente radicati nella cultura e nella società. Si possono combattere? Certo. Si dovrebbero combattere? Non lo so.
Comunque quello che fanno i giornali e le grandi imprese mi sembrano guerre da Don Chisciotte, inutili e vacue...giusto per far vedere che sono virtuosi.. -
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Chapeau per quanto scritto da Sweetie . -
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Pensando in particolare a ragazzini e adolescenti (tema che mi sta molto a cuore), preferirei di gran lunga che venisse "lavato loro il cervello" con la body positivity che con la classificazione di visi e corpi in pariestetici o meno, in prime o seconde scelte, o con l'assegnare voti all'aspetto esteriore... 4,6,8, come si faceva a scuola.
Io mi stavo solo domandando se questo lavaggio del cervello è efficace o meno. Siamo tutti d'accordo che diffidare le persone dal criticare o ghettizzare persone meno belle è un obiettivo nobile e giusto.
Secondo me ha ragione Coram, forse i più giovani sono più attenti ed empatici rispetto a questi temi, ma non vorrei si trattasse per lo più di tanto fumo e poco arrosto.
Voglio dire, perfetto, in una classe l'obeso, il ragazzino di colore e/o la ragazza con l' acne non vengono più derisi e bullizzati, o questo avviene di meno rispetto ad una volta. Personalmente non credo che sia davvero così ma va bene, una conseguenza positiva è che ci si fa più problemi ad esternare certi pensieri.
C'è però un problema, quel "cattivo pensiero" si forma comunque, è quasi innato. La differenza è che oggi non lo dici, non lo verbalizzi.
Però, nei fatti concreti, alla fine della fiera, l' obeso, il ragazzino di colore e/o la ragazzina con l' acne verranno lo stesso emarginati solo che non lo diranno ad alta voce.
Magra consolazione, a sto punto, che nessuno lo dica apertamente, se continua a pensarlo il problema rimane...
Insomma, voi preferireste che il vostro amico/conoscente vi dica apertamente che per lui siete troppo grassi/magri/bassi/alti ecc ecc o preferireste che, in nome della body positive, non lo dica, pur pensandolo, e magari menta in modo ipocrita dandovi una pacca sulla spalla e dicendovi cose tipo "non sei male" e altri giri di parole sui generis?. -
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Mah, io vorrei un modo di pensare che capovolgesse la cosa: il problema non deve appartenere alla persona giudicata, che non deve dare troppo peso a cosa pensa o dice di lui l'amico... Ma alla persona che giudica, che misura col suo metro questo o quello, e così diventa prigioniera di una gabbia di paletti che lui stesso crea. Secondo me fa un torto a sé stesso non all'amico. . -
.CITAZIONEin una classe l'obeso, il ragazzino di colore e/o la ragazza con l' acne non vengono più derisi e bullizzati, o questo avviene di meno rispetto ad una volta.
non ci credo manco se lo vedo. -
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Condivido in ogni sua parte quello che ha scritto Sweetie, soprattutto queste parole: CITAZIONENon si tratta di normalizzare proprio niente. Siamo già tutti normali, qualsiasi possa essere il nostro aspetto.
Pensare che alcune caratteristiche siano addirittura ripugnanti è un pensiero molto forte. Nessuno è ripugnante.. -
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Con tutto il rispetto, queste sono pippe tipicamente anglosassoni, dove ogni categoria tra un po' ha il suo rappresentante e"sindacato" e si sfocia nell'assurdo.
Così passiamo dalle modelle scheletriche all'esaltare le persone obese, con un messaggio sbagliato.
O sa molto di resa, della serie "non possiamo combattere l'obesità, allora facciamola passare per bella".
Da noi non siamo ancora a quei livelli anche se ci arriveremo, però non upoi impedire ad ogni persona di avere dei gusti personali.