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.CITAZIONEsoggetto che "fa gruppo" su Internet, si confronta con altri incel e si identifica nella categoria a cui ritiene di appartenere.
Ripeto, non può trattarsi di una sorta di appartenenza politica. Perchè all'interno dei gruppi e forum "militanti" gli stessi incel discriminano i nuovi arrivati se questi non dimostrano di essere veramente svantaggiati: chiamandoli "fakecel" (finti incel), "mentalcel", "bellocci AFUAB" (cioè bastardi), e così via.
Chi invece si dimostra ingenuo e pacato nei confronti delle donne, non frustrato, insomma avverso a quell'ordine di idee, ma allo stesso tempo soddisfa certi requisiti (è oggettivamente brutto per esempio, vergine a 40 anni, basso, etc) viene considerato ancora un incel al 100%, soltanto "blupillato". Ciò vale anche per chi non sa nulla di inceldom e dunque non ha preso alcuna posizione in merito, e persino per chi NON si identifica come incel ma per gli incel LO È lo stesso.CITAZIONEPerché non c'era Internet (o, almeno, non era diventato quel fenomeno dilagante che è adesso).
Ma parliamo di trent'anni fa, era un periodo storico in cui era inconcepibile che un uomo parlasse dei suoi sentimenti e le sue vulnerabilità. Oggi è ancora difficile ma mi pare innegabile che siano stati fatti dei progressi
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Come detto lungi da me giudicare da un punto di vista morale/politico chi si sente incel, dico solo che non si può nemmeno ampliare tale condizione al semplice single.
Che poi, l'essere single involontariamente è condizione immodificabile? Perché l'incel duro e puro afferma che nulla si possa fare e che sia condizione perenne.
Il che stona con chi addirittura sceglie in modo volontario di essere di essere single, il famoso "single per scelta". Propongo per lui una nuova definizione: VOLCEL (voluntary celib). Che ne dite? Così anche loro possono fare gruppo!. -
.CITAZIONEPropongo per lui una nuova definizione: VOLCEL (voluntary celib). Che ne dite? Così anche loro possono fare gruppo!
Già esistono infatti.. -
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In poche parole intendete dire che l'incel vero è solo quello che si piange addosso rispetto alla propria condizione? . -
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C'è chi sostiene questo unito al fatto che per essere incel uno debba essere misogino e scrivere sul forum dei brutti, e chi invece contesta questa posizione; in particolare io e whiteguar siamo nella seconda categoria.
Poi non vorrei farne una questione di lana caprina, ma che vuol dire piangersi addosso? Appena uno logga un forum sfogandosi che non batte chiodo è automaticamente un piagnone che si piange addosso?
In questo caso lo sarebbe il 90% degli utenti di qualunque forum, anche questo.. -
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Ho conosciuto su un forum un ragazzo (anzi, un uomo, poichè si avvia ormai ai 40 anni) che si considera incel.
Dice di essere affetto da alcuni disturbi di natura mentale, che già lo renderebbero di per sè un po' sui generis (ho avuto un collega così, e mi sono fatto un'idea della cosa), ma la cosa peggiore è stata l'educazione ricevuta, in una famiglia molto chiusa, rigida, di mentalità tradizionalista, monopolizzata da parenti anziani che gli hanno dipinto il mondo in modo negativo, incentivandolo a non immischiarvisi, a non scendere a compromessi, a restare nell'ambiente domestico.
Questo, unito ai disturbi che già di base lo affliggevano, gli ha creato fin dall'infanzia grossi problemi di ambientamento coi coetanei, inducendolo ancor di più a cercare rifugio e consolazione nel mondo "vecchio" che la famiglia gli proponeva.
Ancor di più, quando, crescendo, ha iniziato a coltivare interesse per le ragazze, si è trovato regolarmente snobbato, respinto, deriso. E quando, invece, qualche ragazza si è mostrata interessata, lui ha finito per auto-sabotarsi con comportamenti respingenti. Non sentendosi all'altezza di frequentare una ragazza, infatti, qualsiasi contatto con l'altro sesso lo riempie di ansia, lo induce a scappare e/o a tenere atteggiamenti che smontino l'interesse verso di lui; al momento, tornare nel suo mondo lo rassicura, ma a posteriori se ne pente e si affligge per la solitudine.
Ad acuire il divario tra lui e il mondo reale è anche la sua impostazione "d'altri tempi": disprezza profondamente i (dis)valori, le mode e gli atteggiamenti che caratterizzano il mondo moderno. Il suo paradigma negativo è il classico tamarro (o maranza che dir si voglia), palestrato, che ostenta tatuaggi e piercing, veste da "ribelle", vive ai confini della legalità, con la faccia torva e i modi da "maschio alfa" (o da bulletto di periferia) che tanto attraggono le ragazzine. Tutto il contrario di lui, che è educato, gentile, forbito, ama vestire in modo classico e affrontare argomenti seri: in pratica, il "bravo ragazzo" che ogni nonna vorrebbe per la propria nipote; il tipo sui generis che ogni madre guarderebbe con sospetto; lo sfigato che il 99% delle ragazze non caga nemmeno di striscio. Non a caso, lui è attratto da un modello femminile "anni '50", fatto di vestiti castigati, atteggiamenti modesti, sguardi timidi e inespressivi (salvo, poi, non volersi accompagnare nemmeno con quelle).
Dopo molte delusioni, due di picche e derisioni, ha deciso di chiudere con l'universo femminile: disprezza tutte le donne a prescindere e le evita ogni volta che può. Il suo unico desiderio sarebbe trovare, ancora una volta, una ragazza che gli mostrasse interesse, per trattarla a pesci in faccia in nome dell'intera categoria.
A nulla vale il fargli osservare che la povera malcapitata, fra tutte, sarebbe la più incolpevole: per lui, ormai, le donne sono tutte uguali, le donne lo hanno rifiutato e fatto soffrire, e sa per certo che anche una potenzialmente interessata, dopo averlo frequentato un po', finirebbe per lasciarlo.
Mi pare un ottimo paradigma di incel e, soprattutto, un terribile circolo vizioso, in cui ogni cosa ne genera un'altra che lo spinge sempre più verso la solitudine e l'isolamento.. -
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Coram, a mio avviso il tuo conoscente si avvicina molto alla mia definizione di incel perché riporta tutte o quasi le caratteristiche tipiche (misoginia, autocommiserazione, sentirsi brutti oltremodo, chiudersi in un circolo vizioso di convinzioni e chiusure mentali). A mio avviso chi non possiede questi tratti è solo un single sofferente come milioni di altri soggetti.
Voglio dire, in tanti si considerano depressi, eppure bisogna usare questo termine com grande cautela, il depresso non è solo una persona triste così come il narcisista non è solo una persona con un grande ego.... -
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E va be', tocca arrendersi al fatto che la definizione di incel viene decisa da chi non lo è né ha a che fare con quel mondo. I diretti interessati non contano niente, parlano al muro. . -
.E va be', tocca arrendersi al fatto che la definizione di incel viene decisa da chi non lo è né ha a che fare con quel mondo. I diretti interessati non contano niente, parlano al muro.
Il termine, "involuntary celibate", farebbe riferimento, in modo generalizzato, a tutti quei single che, pur desiderando un partner, non sono riusciti a trovarlo.
In realtà, però, il termine assume un'accezione via via negativa, andando a identificare quei soggetti che, a causa della solitudine, maturano poi un giudizio negativo verso la società intera, se ne sentono danneggiati e in conflitto, covano sentimenti di rabbia e vendetta verso un mondo e un sistema che li avrebbe rifiutati.
Insomma, essere etichettati come "incel" non è un complimento, nè una constatazione neutrale, ma quasi un insulto.
Tali soggetti, tipicamente uomini, ritengono il mondo, e più nello specifico l'universo femminile, responsabile della loro infelicità; la società, per parte sua, li etichetta come sfigati, disadattati, falliti, ritenendoli semplicemente incapaci d'inserirsi nelle dinamiche sociali, amorose, sentimentali del mondo attuale.
Io credo che la ragione, come sempre, stia nel mezzo.
Si è già parlato diffusamente dello squilibrio tra domanda e offerta, nel "mercato" amoroso-sentimentale-sessuale tra uomini e donne nella società occidentale, che mette ai margini un'ampia fetta di persone di sesso maschile. L'uomo che non corrisponde a determinati canoni estetici, economici e caratteriali, può fare anche i salti mortali, ma finirà spesse volte tagliato fuori suo malgrado. E se non si può, per questo, prendersela a morte con tutte le donne dell'universo mondo, è comprensibile che le palle girino.... -
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Dal racconto di Coram ho riesumato un vecchio episodio di un ragazzo che, siccome era stato lasciato dalla ex, si era impegnato a comportarsi da str**** con tutte le donne per il gusto di vendicarsi con tutto il genere femminile.
Un ragionamento da cretini in pratica.
Per tornare al discorso degli incel, tecnicamente il celibato involontario dovrebbe derivare dal fatto che sono gli incel ad essere scartati dalle donne.
Invece spesso si assiste ad episodi di autoesclusione.. -
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Lo stesso ragazzo, che conosco solo via chat, mi ha parlato di forum in cui si disquisisce di bellezza e bruttezza in modo oggettivo e quasi scientifico: proporzioni del viso che, se rispettate, rendono belli, mentre basta un millimetro in più o in meno per inficiare tutto e condannare al disprezzo e all'eterna solitudine.
Per questo motivo, il tipo in questione si è anche sottoposto a un intervento chirurgico, al fine di risolvere un'imperfezione che lo metteva a disagio. Peraltro, avevo visto una sua foto: si tratta di un ragazzo assolutamente normale dal punto di vista estetico, non dico uno di quei modelli dalla bellezza sfacciata, ma nemmeno uno che, quando lo vedi, dici "che schifo!".
Inutile dire che, dopo l'intervento, il numero di ragazze che ha approcciato è rimasto lo stesso, a riprova del fatto che, se c'era un problema d'interazione con l'altra metà del cielo, non era per una presunta imperfezione minima del viso.. -
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Questo perchè ci percepiamo in un modo diverso da come ci vedono realmente gli altri.
A me dicono tutti che sono magra, ma io mi vedo sempre enorme. Mi sento come una che pesa 80 kg
Mi dicono tutti che il mio naso sta benissimo con la mia faccia e io ritengo sia storto di profilo.
Dicono tutti che ho la pancia piatta e io me la vedo sempre sporgente.
Qual è la verità?
Quello che dicono gli altri o quello che pensiamo noi?
Stai sicuro che io nei confronti degli altri non sono così critica come con me stessa.
Se vedo una ragazza magra, le dirò che è magra (nonostante lei affermi il contrario).. -
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Trovo davvero assurdo e ridicolo dare la colpa alla geometria del viso per giustificare i propri fallimenti amorosi, quando magari è il loro carattere a non piacere o il loro modo di approcciarsi alle donne, e alla vita in generale, io li trovo di una cattiveria spaventosa.
È capitato anche a me di leggere qualcosa su quei forum di incel e loro sono i primi a dare i voti alle ragazze, definendo in modi irripetibili quelle che considerano brutte.
Se invece di giudicarle, puntassero a queste probabilmente avrebbero qualche chance di non essere soli, invece no, loro vorrebbero le bellissime, le "influencer" di IG...
Ma per favore!. -
.CITAZIONESe invece di giudicarle, puntassero a queste probabilmente avrebbero qualche chance di non essere soli, invece no, loro vorrebbero le bellissime, le "influencer" di IG...
E secondo te questa cosa di volere gli "influencer" è unilaterale e riguarda solo gli uomini? Non ci sono donne che desiderano uomini messi meglio di loro?. -
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No, non riguarda solo gli uomini, ci mancherebbe.
Qui si parlava di Incel, ma esistono anche le Femcel, sono un fenomeno meno diffuso, ma ovviamente ci sono.
Ci sta il desiderare un uomo/donna non alla propria portata, ma nel pratico bisogna guardare in faccia la realtà e ho l'impressione che gli Incel non la guardino.
A loro piace dare i voti e a sé stessi danno "0", perché una donna bella dovrebbe prenderli in considerazione? Per me non ha molto senso..
Smettila di considerarti incel |
